Il post odierno riguarda un articolo comparso su Repubblica (27.07.11) a firma di Mariapaola Salmi. Riporta i risultati del IV Rapporto Auser-Filo d’argento. Auser e Filo d’argento sono due realtà che si occupano di dare voce alla cosiddetta terza età. Stando ai risultati di questo rapporto, gli anziani si sentirebbero sempre più soli e abbandonati a se stessi. Questo sentimento sarebbe più forte nelle regioni del Nord Italia laddove sarebbe più carente il ruolo familiare che gli anziani potrebbero giocare. Invece al Centro e al Sud questo ruolo sarebbe ancora uno dei fattori che fanno sentire attive le persone anziane. Altro dato che colpisce è la netta maggioranza di donne che si rivolge a questo tipo di servizi (70% circa). Questo sembra testimoniare una maggiore propensione delle donne ad ascoltare e cercare di risolvere i loro disagi rispetto agli uomini, da sempre abituati a mettere in secondo piano le loro emozioni. Comunque quello che più colpisce è una domanda che mira a ridefinire, lontano dagli stereotipi che spesso circondano la terza età, un ruolo più attivo all’interno della società, legato non solo a quelli che sono i servizi di assistenza ma a funzioni più partecipative che “includono l’integrazione, l’aggregazione, il divertimento, il contatto diretto con l’ambiente in cui vivono”.
Questo notizie lasciano sempre l’amaro in bocca. Mi sembra sempre che un enorme serbatoio di potenzialità, di esperienze, di capacità venga lasciato li, in disparte, non cogliendone il reale valore. Anche se è vero che alcuni segnali positivi iniziano a scorgersi (come, per esempio, i nonni vigile a Cagliari o le persone che sorvegliano il verde pubblico!), il panorama generale rimane abbastanza carente. Se conoscete altre iniziative di questo tipo segnalatemelo pure tramite i commenti oppure con una mail privata!
Per il momento il link:
http://www.repubblica.it/salute/2011/07/12/news/anziani_d_italia_sempre_pi_soli-19019067/
A presto…
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