Concerto o smartphone?

Concerto o smartphoneL’articolo che volevo segnalarvi oggi riporta i primi risultati di quello che è uno studio in corso condotto dallo psicologo Ryan Howell dell’università di San Francisco. Lo studio cercava di tracciare una relazione tra il modo in cui si spendono i propri soldi e quanto e come le persone si sentano poi soddisfatte per questo tipo di spesa. E i risultati sembrano confermare il fatto che sia preferibile per la maggior parte dei partecipanti concedersi un ‘lusso esperienziale’ come può essere l’andare ad un concerto, o il fare un viaggio, piuttosto che comprarsi un oggetto nuovo, che sia uno smartphone o un capo d’abbigliamento. Questo, secondo l’articolo sarebbe dovuto al fatto che le «esperienze» (…) sono più gratificanti: forse perché se ne gode più a lungo e poi restano i ricordi, mentre invece quando si acquistano oggetti siamo contenti sul momento, ma poi la sensazione piacevole si affievolisce irrimediabilmente. In altri termini il piacere che associamo all’acquisto di un oggetto, per quanto desiderato esso sia, è più effimero rispetto all’acquisto di un esperienza nuova (un viaggio, un concerto, un film, un libro…) che invece rimarrebbero più saldamente legate alla nostra percezione e ci farebbero sentire meglio più a lungo.

Credo che questa aspetto possa essere associato al maggior legame che sentiamo per quel tipo di esperienza. Se è vero che l’acquisto di un nuovo telefono possa essere gratificante, quel telefono stesso non entrerà mai a far parte di noi, rimarrà sempre un oggetto esterno per quanto possa essere bello e utile. Un’esperienza, che tra l’altro noi abbiamo in qualche modo cercato e voluto, e quindo scelto, entra invece a far parte stabilmente di noi, e in questo differisce dall’oggetto, nel momento in cui entra a far parte della nostra vita. L’autore ha cercato anche di tracciare una correlazione tra coloro che sarebbero propensi ad acquistare esperienze e coloro i quali invece sembrano preferire l’acquisto di oggetti.

I risultati sono stati abbastanza incontrovertibili: Chi spende la maggior parte del reddito a sua disposizione in esperienze è più aperto ed estroverso – spiega lo psicologo –. Non è in effetti sorprendente, visto che viaggi, concerti, spettacoli teatrali sono di per sé eventi più “sociali” e contengono anche un elemento di “rischio” che i caratteri più chiusi non vogliono accollarsi. Il fatto che gli acquisti esperienziali siano più eventi sociali, seleziona in qualche misura il partecipante. Quindi sarebbe la presenza o meno di alcuni tratti di personalità che favorisce un certo tipo di acquisto piuttosto che un altro. Le persone che spendono più sul versante esperienziale, sarebbero in qualche modo caratterizzate da tratti di personalità più estroversi rispetto al secondo gruppo. Questo non è difficile da immaginare. Nel momento in cui una persona è più portata ad acquisire questo tipo di esperienze, esperienze che abbiano detto sono più di condivisione, più sociali, probabilmente già è più aperto rispetto al mondo esterno ed è già più disposto ad ‘accollarsi’ un’esperienza che dall’esterno si trasformerà in un’esperienza interna, che lo riempie di gratificazione. Le persone che non hanno questo tipo di tratto di personalità saranno, viceversa, più portate a preferire un’attività che non veda così coinvolto l’altro, e che non sia altrettanto intimamente coinvolgente. Ovviamente, queste sono categorizzazioni di massima che, se utili al fine dello studio, possono risultare riduttive se considerate esaustive. Lo studio è di per sé interessante perché credo che, in periodi di ‘crisi’ come il nostro forse potremmo, a prescindere dai tratti di personalità che possono essere presenti, riconsiderare la scala di valori tramite i quali facciamo un acquisto. E forse, pur non avendo l’ultimo modello di iPhone, potremmo notare come ci fa sentire appagati quel film che siamo andati a vedere.

L’articolo è del Corriere della Sera (12.03.12) ed è di Elena Meli.

Intanto il link: http://www.corriere.it/salute/12_marzo_16/shopping-esperienze-meli_7406a88c-5310-11e1-8f96-43ef75befe7d.shtml

Se voleste partecipare alla ricerca il sito su cui andare è www.beyondthepurchase.org (oltre l’acquisto). Il sito, purtroppo, è solo in inglese.

Che ne pensate?

A presto…

Fabrizio

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