In questo post vi riporto un brano che lessi durante l’Università. Ricordo ancora come mi colpì, e come mi fece pensare all’importanza di come si raccontano le cose. Tratta della storia di un popolo, gli Inacirema appunto. All’intero sistema sembra essere sottintesa la credenza di fondo che il corpo umano è brutto e tende naturalmente alla debolezza e alla malattia. Imprigionato nel corpo, l’uomo ha soltanto la speranza di prevenire tali tendenze ricorrendo alla potente influenza dei riti e delle cerimonie. Ogni famiglia dispone di uno o più sacrari destinati a questo scopo… Il punto focale del sacrario è una cassa o tabernacolo inserito nel muro. Nel tabernacolo sono conservati molti filtri e pozioni magiche, senza i quali gli indigeni credono di non poter vincere. Questi preparati sono forniti da una serie di soggetti specializzati. I più potenti tra loro sono gli stregoni, le cui prestazioni devono essere ripagate con doni di valore. Gli stregoni, però, non preparano in prima persona le pozioni curative destinate ai clienti, ma decidono gli ingredienti da usare e li mettono per iscritto in una lingua antica e segreta. Così la prescrizione risulta comprensibile soltanto agli stregoni e agli erboristi che, in cambio di altri doni, preparano la pozione richiesta…
Gli Inacirema provano un orrore e un’attrazione quasi patologici per la bocca, le cui condizioni avrebbero un’influenza soprannaturale su tutti i rapporti sociali. Gli indigeni credono che, se non fosse per i rituali riservati alla bocca, i denti cadrebbero, le gengive sanguinerebbero, le mandibole finirebbero per rattrappirsi ed essi verrebbero abbandonati dai propri amici e respinti dai propri amanti. Essi credono anche che esista uno stretto rapporto tra caratteristiche orali ed etiche. Esiste ad esempio un’abluzione rituale della bocca prevista per i bambini che ha lo scopo di rafforzare la loro fibra morale.
Tra i rituali fisici quotidiani che tutti eseguono ce n’è uno riservato alla bocca. Sebbene questo popolo sia così puntiglioso nella cura della bocca, il rito comporta una pratica che appare rivoltante allo straniero non iniziato. Mi è stato riferito che il rituale in questione consiste nell’introdurre in bocca un piccolo ciuffo di setole di maiale con l’aggiunta di certe polveri magiche, e poi nell’agitarlo seguendo una serie altamente formalizzata di gesti. Chi sono gli Inacirema e in quale parte del mondo vivono? Sarete in grado di rispondere da soli a questa domanda e di identificare la natura dei rituali fisici descritti semplicemente leggendo al contrario la parola Inacirema. Quasi ogni attività che ci è familiare sembrerà strana se descritta fuori dal proprio contesto, invece di essere vista come parte del modo di vita complessivo di un popolo. I rituali di pulizia occidentali non sono né più né meno bizzarri dei costumi di alcune popolazioni del Pacifico i cui membri si strappano i denti frontali per rendersi più belli, o di certe tribù sudamericane che si inseriscono dei dischi all’interno delle labbra per rigonfiarle, credendo che ciò contribuisca a migliorare l’aspetto esteriore. [1]
A parte sottolineare la parzialità delle stranezze dei costumi di un popolo rispetto all’altro, quale esempio migliore di come il racconto influisca sulla nostra percezione? Come dico spesso, il racconto è la realtà e al racconto stesso dovremmo necessariamente prestare maggiore attenzione. Ancora una volta la nostra rappresentazione del reale, in questo caso una tribù ben conosciuta, è data dal modo in cui essa viene raccontata. Così come, nelle nostre vicende personali, dovremmo prestare particolare attenzione al modo in cui possiamo e vogliamo raccontarla e raccontarcela. Solo mettendo l’accento su questo importanza potremmo essere più attenti al modo in cui vogliamo condividere la nostra storia con gli altri e, soprattutto, con noi, avendo anche la possibilità di introdurre elementi nuovi in essa. E renderci conto, magari, che gli inaciremi non sono poi così lontani da noi!
Che ne pensate?
A presto…
[1] Giddens, A. (1995), Sociologia, Il Mulino, Bologna, pag. 44
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