Vorrei affrontare oggi un argomento forse più legato al rispetto che alla psicologia. Ma, volendo fare di questo blog un luogo vivo, non posso esimermi dal commentare alcune notizie apparse in questi giorni sui giornali. E poi credo che il mio lavoro debba tenere sempre presente il rispetto per le altrui vicende. La notizia è del 23 aprile, antivigilia di Pasqua. E riguarda una pubblicità. Più esattamente riguarda la pubblicità della catena svedese Ikea. Nella pubblicità per il mercato italiano si vedono due uomini presi per mano, fotografati di spalle, accompagnati dallo slogan “Siamo aperti a tutte le famiglie”. Voi, forse, direste: ebbè? L’avrei detto anch’io, se non fosse che questa campagna pubblicitaria è stata accusata niente meno che di offendere la Costituzione Italiana. Un Senatore, nonché Sottosegretario del Parlamento Italiano, infatti, ha dichiarato che “il termine ‘famiglie’ è in aperto contrasto contro la nostra legge fondamentale che dice che la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio, ed è usata in quella pubblicità in polemica contro la famiglia tradizionale, considerata datata e retrograda”(fonte: La Repubblica).
La pochezza di questa polemica avrebbe già dovuto indurmi a non continuare. Ma vorrei solo aggiungere alcune considerazioni: A) non viene detto da nessuna parte che quella famiglia (due uomini) sia in contrasto con la famiglia tradizionale, ne che la prima sia moderna e d’avanguardia mentre la seconda datata e retrograda. Forse questa è più l’idea del Sottosegretario in questione? mah; B) il fatto che esista un tipo di famiglia non organizzato su padre/madre/due figli/cane/station wagon/vacanze ad agosto non vuol dire che un modello sia meglio dell’altro: semplicemente esistono entrambi; C) primo aggettivo che mi lascia perplesso: naturale. Manderei al Sottosegretario una mail per chiedere cosa intenda per naturale. Probabilmente la leggerebbe, forse non rispondendo, tramite un pc. O, peggio ancora, un palmare. E’ forse naturale quello che vi ho descritto potrebbe fare? Se fosse per la natura, lui non riceverebbe nessuna mail (e tanto meno, aggiungo, siederebbe in qualche parlamento). Propongo al Sottosegretario di essere pagato d’ora in poi con frutti della terra invece che con realtà così innaturali come le banconote. Immagino la risposta…; D) secondo aggettivo: TRADIZIONALE.. tradizionale? E quale sarebbe questa fantomatica famiglia tradizionale? Uomo+donna? Uomo+donna+figlio naturale? Uomo+donna+figlio adottivo? Uomo vedovo? Uomo vedovo+figlio naturale? Donna vedova+figli del compagno morto? Uomo separato + figli? Donna risposata+secondo marito+figli del primo matrimonio del secondo marito? Ragazza madre+figlio non riconosciuto dal padre naturale ma adottato dal nuovo compagno? Quale di queste avrebbe il titolo di tradizionale? E, badate, sono rimasto nell’ambito di una relazione uomo/donna. Altrimenti questa lista sarebbe potuta andare avanti per parecchio!
Quando queste persone smetteranno di semplificare la realtà in maniera così superficiale e banale, forse non avremmo risolto il problema. Ma almeno potremmo riflettere mettendo da parte facili giudizi e ancor più facili moralismi.
P.S. Il Sottosegretario in questione non viene mai nominato perché non vorrei mai che lui, usando giustappunto una pubblicità, usasse questo pretesto polemico irrisorio, con un unico scopo: farsi pubblicità! Il fatto che questa polemica sia stata aperta alla vigilia di Pasqua era del tutto casuale, suppongo. Sarò anche aperto a tutte le famiglie ma non sono ancora aperto a tutte le sciocchezze.
A presto…
Tutti i diritti riservati
Art. 29
La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
Questa disposizione dice che la famiglia è fondata sul matrimonio, ma non dice affatto che il matrimonio deve essere consentito solo a coppie in cui i partner hanno un sesso diverso.
Con questa espressione(famiglia naturale), come viene comunemente evidenziato, la nostra carta fondamentale ha voluto affermare che la famiglia è un fenomeno che preesiste al diritto, una realtà che il diritto non crea, ma si trova davanti; soprattutto, è una realtà, un mattone fondamentale dell’organizzazione sociale e dell’esperienza umana di ciascuno di noi, che il diritto non può piegare ad altri scopi, considerati superiori, come a volte è avvenuto in alcuni Paesi in cui si sono compiuti spesso tragici esperimenti di modifica sociale, ma che deve accettare per come è, salvo naturalmente i fenomeni di devianza. Se questo è vero, se cioè la Costituzione delega alla società, alla realtà delle cose, la definizione di famiglia, allora è nella società che dobbiamo trovare la risposta al nostro interrogativo(…)Guardiamo, dunque, la società, in tutti i suoi aspetti, compreso il diritto positivo stesso, che spesso altro non è che una espressione della società.
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questo intervento è tratto da un articolo dal blog “cado in piedi” che vi invito a leggere e vi lascio il link:http://www.cadoinpiedi.it/2011/06/11/matrimonio_omosessuale.html
E’ per tutti, ma soprattutto per Ciccio.
Grazie Simona!! Torni pure a trovarci e se può partecipi alle discussioni.. E se ha qualche tema da proporre… sono qua.. Ancora grazie! a presto Fabrizio
Complimenti per il Blog. Ottima la grafica, ma anche i contenuti e il tono colloquiale dei commenti.
Buon lavoro.
non commento la parte filosofica perchè non ho capito nulla,
ma non vedo come due persone che si amano e si sostengono possano essere pericolose, forse solo perchè non possono riprodursi tra loro? Considerando che il mondo è sovrapopolato potremo addirittura considerarlo un dono del cielo…
la crisi della famiglia ortodossa, a non voler chiudere gli occhi, la vediamo costantemente nella realtà di tutti i giorni e nei fatti di sangue che la cronaca riporta pressocchè costantamente.
la società evolve e con essa evolvono persone,bisogni, costumi, idee e si sgretolano tabù e false credenze.
il patto sociale che il sig Ciccio enuncia come un contratto di affari di due controparti andava bene per i secoli scorsi e senza scomodare Aristotele (con tutto il rispetto)
la famiglia intesa in senso cattolico poi è qualcosa di così anacronistico in quanto con il suo assolutismo spesso incancrenisce situazioni invivibili.
l’aggergazione sana di persone che si amano e si rispettano è quanto di più desiderabile per creare un fondamento di vita imperniato appunto su queste due basi di forza,amore e rispetto.
non solo il voto alle donne che tu citi, Fabrzio, (mi permetto di darti del tu come consuetudine di blog) ma anche le figure di padri autoritari e padroni, dei matrimoni per convenzione, della verginitò prematrimoniale, sono tutte situazioni che l’evoluzione e il cambiamento della società ha mutato con buonagrazia di ogni individuo che necessità di vivere esprimendo il proprio sè e non subendo l’altrui volontà e il moralismo bigotto dei benpensanti.
e con questo non escludo che ci siano persone che hanno trovato nella famiglia classica una dimensione ideale di benessere che si confà alle loro esigenze.
no, no…shhhhh 😀
Ciao Stefano.. non farmi entrare in quest’altra diatriba: potrei ricevere altre reprimende:)
Buon fine settimana anche a te!
mah, e pensare che io consideravo parte integrante della famiglia anche il mio gattone, poverino lui.
Buon w.end
Salve Ciccio53 le rispondo chiudendo anche la questione perché tutto voglio tranne che continuare ad alimentare polemiche. Quello che non capisco riguarda in cosa il riconoscimento dell’esistenza di legami fondati su altri tipi di unione minacci la struttura della società. Sa, si diceva così della concessione del diritto di voto alle donne: avrebbe minacciato la stabilità della società. Oggi invece riteniamo che sia stata una grande conquista sociale.
Certo il nuovo può spaventare ma credo che la possibilità di immaginare nuovi panorami possa far progredire la società.
Se nessuno avesse provato a metterlo in discussione, oggi io e lei forse saremmo sudditi di un re, magari senza diritti civili.
E’ questo ci sarebbe sembrato fondamento della società.
Buon fine settimana anche a lei!!
Fabrizio
Guardi replico e poi PROMETTO che non replico +.
L’essere umano, lei m’insegna, che è stato creato in natura maschio e femmina. La primordiale famiglia, a qualsiasi credo appartenga, è stata formata da un uomo e da una donna, altrimenti giocoforza nè io nè lei saremmo qui a riempire di parole queste pagine web. Un certo Aristotele, parla della famiglia come Oikos (casa) come, cito’ ‘nucleo primario non solo sul piano degli affetti,ma anche sul piano economico: economia infatti significa regolamentazione dell’oikos’(www.filosofico.net)
Oggi, pur avendone pienamente diritto, anche lei favorisce il diffondersi di visioni distorte e quanto mai pericolose sulla famiglia, alimentate da ideologie relativistiche. In realtà, per il bene dello Stato e della società sono convinto che è di fondamentale importanza tutelare la famiglia fondata sul matrimonio, inteso come ‘atto che sancisce il reciproco impegno pubblicamente espresso e regolato, l’assunzione piena di responsabilità verso l’altro e i figli, la titolarità di diritti e doveri come nucleo sociale primario su cui si fonda la vita della Nazione.’
Se non siamo convinti che in nessun modo si può allienare il concetto di famiglia fondata sul matrimonio ad altre forme di aggregazione affettiva, stiamo minacciando la stessa struttura sociale e il fondamento giuridico su cu i poggia questa prima cellula della società.
Buon pomeriggio e buon fine settimana.
Salve Ciccio53 cerchiamo appunto di capirci.. Il mio articolo
parlava essenzialmente di rispetto concetto con cui, dai termini che utilizza, non
credo abbia molta familiarità. Prendo atto della sua posizione ma, a differenza sua,
credo che sia fondamentale che lei possa esprimerla. E, si fidi di uno che ha studiato, l’omosessualità
è stata rimossa dal DSM (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) come disordine mentale
nel 1973. Perché, allora, non considerare la legittimità di altri
assetti familiari?
P.S. Abbia pazienza ma, perlomeno su questo blog, lasci decidere a me l’indispensabilità di replica mia o di chiunque altro.
Fabrizio
Allora. Cerchiamo di capirci e di intenderci. Parliamo di cose serie e non di impressioni. E sopratuttto NON DICIAMO STRONZATE!!! La famiglia NATURALE è formata da un uomo e da una donnna. E mi meraviglio che una persona che ha studiato come lei possa mentire sapendo di mentire.
P.S.:Non è indispesabile una SUA, o di qualsiasi altro, replica.
Grazie Fabrizio per aver sollevato la questione!
Personalmente sono indignata dal modo in cui si parla tanto di FAMIGLIA e così poco di sentimenti!
Quello che dovrebbe tenere unite due persone, rendendole una famiglia, non può essere un contratto legale ma solo un sentimento di amore reciproco. Che importa se si tratta di due uomini, due donne o di un uomo e una donna! Invece troppo spesso, in nome dei contratti, la “famiglia” trasforma l’amore in un inferno domestico da cui è impossibile uscire e che spinge le persone verso la sofferenza psicologica… 🙁