Il post di oggi riguarda una preoccupante tendenza che sembra si stia diffondendo con facilità tra i genitori di bambini presi di mira per difetti fisici che possono andare dalle orecchie a sventola, al naso grosso. Secondo un articolo comparso sul Corriere della Sera, che riporta i dati dell’American Society For Aesthetic Plastic Surgery, l’associazione americana dei Chirurghi Plastici, il numero degli interventi di chirurgia plastica di questo tipo sarebbe aumentato del 30% negli ultimi dieci anni. Nell’articolo, si riporta il caso di Samantha Shaw, sette anni, sottoposta ad un intervento di otoplastica per correggere le orecchie. Questo nelle intenzioni dei genitori doveva servire a far cessare le continue prese in giro dei compagni di classe di Samantha. Ora le considerazioni che vengono in mente sono diverse. Se alcuni di questi difetti sono fisicamente impattanti e disturbanti anche per la conduzione di una vita ‘normale’, ben venga la possibilità di correggere e di rimediare a quello che viene percepito come un problema. E’ anche vero che spesso le continue prese in giro e gli atti di bullismo, soprattutto se focalizzati su una singola persona, possono risultare pesanti e destabilizzanti per l’autostima di una persona che proprio in quegli anni sta formando la sua personalità. E anche vero che nessun genitore immagino vorrebbe vedere il suo bambino deriso e dileggiato per una sua caratteristica fisica. E’ pur vero che anche considerate queste premesse, trovo che la notizia sia in sé abbattente e costituisca una pesante sconfitta educativa non solo per il ragazzo e per i suoi compagni, ma anche per i genitori. Quale messaggio passa in questo modo? Che l’unico modo per non essere presi in giro sia quello di adeguarsi alla richiesta del gruppo? O ci si uniforma o si viene sempre derisi? E quale genitore può considerare questa una soluzione al problema? Anziché intervenire a monte del problema, cercando di educare alla comprensione e al rispetto dell’altro, si interviene a valle, modificando il proprio aspetto per farlo diventare socialmente accettabile. Non so, non mi suona bene tutto questo. Sarebbe come se, dato che il surriscaldamento globale porta allo scioglimento dei poli, ci portassimo avanti sciogliendoli artificialmente. Così il surriscaldamento non potrà più farci nulla. Ecco, siamo sicuri che questa sia la soluzione più adatta? O non è forse un palliativo adatto a non affrontare più in profondità dinamiche che, se non risolte o affrontate correttamente, potrebbero ripresentarsi quando, anziché per il naso, verremo presi in giro per la macchina che guidiamo? Cosa faremo allora? Correremo in concessionaria per cambiarla?
In questo un ruolo fondamentale lo dovrebbero giocare gli adulti, ma temo che il morbo dell’uguaglianza fisica sia in parte frutto della loro visione, una scorciatoia emotiva che permette loro di sentirsi ‘bravi genitori’ per i figli e per non averli fatti soffrire. Certo, può essere assolutamente comprensibile la molla che spinge ad agire in questo modo, ma siamo sicuri che sia un buon esempio per i ragazzi? Credo che l’unica alternativa, anche se più lunga e costosa, sia quello di comprendere e supportare, più che correggere. Comprendere il disagio del ragazzo preso in giro, supportare la conquista di una sua autonomia emotiva che gli consenta di accettare i suoi piccoli difetti fisici come parte di lui anziché errori da correggere. Attraverso la scorciatoia chirurgica forse i risultati sembreranno più immediati ma, dal punto di vista psicologico, probabilmente più labili.
Intanto qui il link all’articolo:
Naturalmente sono consapevole di quanto il discorso sia complesso e foriero di implicazioni psicologiche e sociali. Spero di aver dato solo uno spunto di riflessione. Qualora voleste raccontare il vostro punto di vista o la vostra esperienza non fareste altro che arricchire il dibattito.
A presto…
Tutti i diritti riservati
Certo, sarebbe giusto lavorare sul rispetto reciproco e di tutte le diversità… Ma vallo a dire ad un 14enne medio(cre) e al suo gruppetto di amici mediocri omologati e annoiati che la presa in giro è una cosa sbagliata.
A quell’età ben pochi recepiscono un insegnamento, e non perchè non ne siano capaci, semmai quel che manca loro è la disponibilità ad ascoltare…