Mi perdonerete se entro in uno degli esempi più fulgidi di schizofrenia istituzionale che siano capitati da un pò di tempo a questa parte. Mi riferisco all’annullamento dello spettacolo della compagnia Lucido Sottile in (ex) programma all’Orto Botanico di Cagliari. Bene, non potendo entrare nel merito dello spettacolo in questione, visto che non ci è permesso vederlo, vorrei entrare nel merito del perchè si sia arrivati a questo. Il casus belli sarebbero i poster pubblicitari dello spettacolo che, se avete fatto in tempo a vedere prima che delle menti illuminate li strappassero, ritrae, in una citazione della Pietà di Michelangelo, una sorta di Cristo-Pinocchio in braccio ad una Madonna- fata turchina. Posso ammettere che il poster sia provocatorio, scioccante, dissacrante, anche disturbante se vogliamo, ma leggere interviste in cui si dice (e cito testualmente): non si intende assolutamente censurare lo spettacolo. Amiamo troppo la libertà di pensiero e di espressione per non accettare che si possa rappresentare in maniera blasfema un Cristo Pinocchio e una Madonna fata turchina (l’Unione Sarda 07.07.11) lascia veramente interdetti.
Amano così tanto la libertà di pensiero che lo spettacolo non verra più realizzato. Improvvisamente, infatti, il Rettore dell’Università di Cagliari ha ritirato la disponibilità a svolgere lo spettacolo all’Orto Botanico per un improvvisa, quanto provvidenziale inagibilità (…) per manifestazioni di carattere pubblico (sempre Unione Sarda 07.07.11) E, sia chiaro, non si intende assolutamente censurare lo spettacolo. E il fatto che non se ne faccia più nulla suppongo sia solo una circostanza fortuita dovuta al fato.
Cosa si portava in scena con questo spettacolo? Quale messaggio si voleva far passare? Non è dato sapere. La cosa che mi colpisce di più è la contemporaneità di un’ altra rappresentazione della Pietà di Michelangelo fatta dall’artista belga Jan Fabre che ritrae una Madonna con un teschio al posto del volto. Evidentemente, alla Biennale di Venezia in cui è stata esposta, non giudicavano l’opera così blasfema. Magari ne hanno colto l’intento provocatorio, magari hanno semplicemente permesso, ESPONENDO E NON CENSURANDO, alle persone di farsi un’idea di quello che l’artista proponeva. Non fraintendetemi, non sto difendendo aprioristicamente lo spettacolo, quanto la possibilità che le persone possano vederlo. Perché delle persone devono decidere per me cosa è giusto che veda e cosa no? Cosa è blasfemo e cosa no? Il sotto testo che mi sembra di cogliere è che non siamo in grado di capire autonamente ciò che vediamo e che qualcuno ce lo debba permettere o proibire. Una sorta di paternità istituzionale che mira alla nostra educazione.
Insomma, ancora una volta mi trovo costretto a parlare di libertà e di rispetto, anche per chi non la pensa come noi. Non so se sia di Voltaire, ma è una frase che mi piace spesso citare: non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu lo possa dire.
A presto…
Tutti i diritti riservati
Finchè saremo immersi in una società di falsi bigotti ci sarà sempre censura su ciò che si discosta dal range scelto dai falsi bigotti.
Indipendentemente dall’essere credenti o no ritengo che sia giusto lasciare a tutti la libertà di espressione e a chi guarda la libertà di decidere autonomamente se coninuare a guardare.
Alla follia dei censori per fortuna non è dato di intervenire sul pensiero che resterà comunque sempre libero.
gloria
Questo pomeriggio uscendo di casa (via Tirso angolo via Santa Gilla) ho avuto il dispiacere di vedere il manifesto dell’evento in questione coperto da uno di Forza Nuova!
Il Cristo/Pinocchio e la Madonna/Fata turchina sotto una scritta “Pinocchio pentiti”: aberrante!
Bastavano già le lamentele di tutti coloro che improvvisamente hanno scoperto di essere in dovere di difendere l’onore (?) la morale (?) o chissà cos’altro, senza dovere arrivare a vedere le scritte di un gruppo filofascista che si erge a difensore del cattolicesimo.
Ho sentito dire al Telegiornale che il tema dello spettacolo doveva essere una rilettura della fiaba di Pinocchio, con l’utilizzo dell’iconografia classica: in questo non ci trovo nulla di male.
In un paese democratico dovrebbe essere possibile utilizzare tutte le forme di espressione, soprattutto quelle creative: dove la mettiamo l’arte? Fabrizio ha citato la versione creativa della Pietà, a me viene in mente la pubblicità di SKY in cui si vedono calciatori/madonnine che piangono e miracoli vari ed eventuali: mi chiedo se adesso ci saranno polemiche anche su questo, o se i soldi in gioco facciano la differenza.
E ultima riflessione, ma non per questo meno importante: io non sono credente, ma sono convinta che se Gesù e la Madonna avessero visto questa immagine si sarebbero fatti una grassa risata! A volte le persone si prendono davvero troppo sul serio!!!