Il post di oggi segnala un articolo comparso su Repubblica che mi ha molto incuriosito. Si parla della possibilità che l’uso intensivo del più famoso social network, Facebook per l’appunto, possa fare male. Forse vi starete chiedendo chi dice questo. Qualche mio collega ha svolto uno studio sui rischi del frequentare troppo assiduamente il social network? Qualche università ha cercato di capire come funzioni la sovraesposizione da Facebook? Niente di tutto questo visto che la fonte di questa notizia è… Facebook stesso.
Qualche tempo fa proprio sulla pagina di profilo ufficiale dell’azienda fece capolino un messaggio che faceva una correlazione tra il mangiare troppo e l’uso di Facebook. La frase esatta era: “Le torte di compleanno sono fatte dalle persone per stare insieme, mangiarne troppe fa male e Facebook è molto simile alle torte”. Sembra proprio che il social network stesso, consapevole dell’uso fin troppo intensivo che alcuni utenti, specie minorenni possono fare, invitata a non abusare dell’uso del social stesso.
Molti tra gli utenti che hanno letto l’avviso hanno risposto con ironia, molti sono stati infastiditi dall’invito alla moderazione che veniva fatto. E’ pur vero che questo annuncio pone un problema di considerazione di quanto alcuni dei comportamenti compulsivi che vengono coltivati tramite Facebook, possano portare, alla lunga, a dei veri e propri disturbi comportamentali per coloro i quali questi comportamenti attuano senza nessuna consapevolezza.
Sopratutto i ragazzi minorenni, non sembrano del tutto consapevoli circa le conseguenze che un abuso di questo tipo può provocare sulla vita e sui rapporti quotidiani con le persone. Al di là del fatto che non ci siano ancora prove e correlazioni circa disturbi su uso intensivo che questi strumenti possono provocare, valga, anche in questo caso una regola di buon senso: non esageriamo. E, sopratutto per i minori, non lasciamo che passino troppo tempo da soli di fronte ai social network. Se è vero, infatti, che ci hanno cambiato la vita, e lo continueranno a fare creando una piattaforma di condivisione che non ha uguali nella nostra storia, è pur vero che un uso moderato o meglio un uso consapevole del mezzo non possono che rendere questa esperienza ancora più completa e al riparo da eccessi che potrebbero rivelarsi pericolosi.
Qui il link dell’articolo che vi ho citato:
L’articolo è di Ugo Leo, Repubblica.
Che ne pensate?
A presto…
Tutti i diritti riservati
l’utente di fb è identico al fumatore, mente.
Mente su cio’ che scrive, su cio’ che fà, sul tempo trascorso sul social network.
Siamo totalmente assorbiti da fb, non è assolutamente attendibile la dichiarazione degli utenti circa il tempo trascorso in esso, mentono tutti.
Ancor peggio oggi che ci si collega dagli ultra tecnologici telefoni cellulari.
Si vive sui social network e si vive il fenomeno in maniera patologica ed esaltata, maniacale.
Siamo ridotti male socialmente parlando, quantomeno ammettiamolo in maniera coerente 🙂
saluti
In questo articolo mi ha colpito la frase: Le torte di compleanno…” andando ad analizzarla: “ Le torte di compleannno sono fatte dalle persone (vero) per stare insieme(vero, raramente uno si fa una torta per mangiarsela da solo, almeno che non sia un pasticcere e vuol provare una nuova torta, oppure se le fa chi ha un pò di problemi di relazione con gli altri o altro). Mangiarne troppe fa male (verissimo!!!) e qui entra in gioco il messaggio dei pubblicitari (esperti in psicologia della comunicazione) cosa fanno enunciano una o più cose vere e poi ci ataccano (il termine esatto è ancoraggio) il loro messaggio. Quindi ciò che uno percepisce sono delle affermazioni vere riconosciute ed accettate da tutti così inconsciamente come il nostro cervello dice sì è vero altrettanto accetta per vero il secondo messaggio pubblicitario. Qui sono stati molto astuti: è vero che le torte fanno male, ma non di certo fa male stare insieme fisicamente con altre persone. Loro hanno avvertito che Facebook fa male, e l’hanno associato alle torte ma le torte sono a loro volta associate allo stare insieme. Perciò loro ti avvertono da un lato dei pericoli di Facebook se utilizzato senza consapevolezza, ma alla fine ti invitano a stare da solo e quindi a collegarti a Facebook. Forse sbaglio? Cosa ne pensate?