Nato in mesi invernali? Rischi la depressione…

Nato in mesi invernali Rischi la depressione...Il post di oggi è legato ad un articolo comparso qualche tempo fa sul Corriere della Sera. Riporta i risultati di uno studio pubblicato su Psychiatry Research dall’Università di Bologna, condotto su 870 ragazzi e 653 ragazze con età compresa fra 10 e 17 anni che porterebbe alla considerazione del fatto che ci sarebbe un maggior rischio di depressione legato alla fotoperiodicità luminosa particolarmente corta della stagione invernale a seconda dei mesi in cui si è venuti alla luce. Lo studio riporta i punteggi della scala GSS (acronimo di Gobal Seasonality Score, scala di stagionalità globale) che segna una correlazione tra i mesi di nascita e la propensione dell’individuo a cader nella depressione. Lo studio sarebbe particolarmente’sfavorevole’ per le ragazze che sembrerebbero più soggette a cadere in questo tipo di problematiche. Chi fosse interessato ai test che sono stati utilizzati all’interno dello studio può leggerne i nomi nell’articolo.

La cosa che colpisce leggendo, o almeno che ha colpito me, è la continua lotta che l’uomo cerca di fare per riuscire a trovare una correlazione tra fattori, esogeni ed endogeni, per cercare di spiegare un aspetto che forse caratterizza l’uomo dalla sua comparsa sul pianeta. D’altronde, se dovessimo dare per scontato, in accordo con la teoria evoluzionistica darwiniana, che noi si stia evolvendo, migliorando, allora dovremmo anche ipotizzare che la depressione abbia un significato in senso evolutivo se, con tutte le migliorie che hanno caratterizzato la nostra storia, questa è rimasta come una compagna fedele nel cammino dell’uomo.

Eppure continuiamo la ricerca di un perché universale, di un fattore generale che possa spiegare i ‘fattori di rischio’ che caratterizzano alcuni rispetto ad altri circa il rischio di essere colpiti da quella che viene considerata a tutti gli effetti una malattia ma che, a diversi livelli, caratterizza parte della vita di noi tutti. Detto da una persona nata in pieno inverno (26 Gennaio): credo sia una semplificazione eccessiva considerare la data di nascita come un fattore pro o contro la comparsa della depressione. Credo giochino un ruolo rilevante fattori che difficilmente possono essere misurati e valutati statisticamente come la propria storia personale, le proprie radici, le proprie relazioni e la propria sensibilità, fattori che, se considerati renderebbero lo studio impossibile da vagliare per la mole di variabili intervenienti che potrebbero influenzare i risultati. Colpisce come nello studio non venga preso minimamente in considerazione il peso che le persone hanno sulle vicende del ‘nascituro invernale’, come se un bambino nascesse da solo e fosse solo la fotoperiodicità ad influenzare la sua propensione alla depressione. Qualcuno ha valutato le conseguenze della fotoperiodicità sulle figure adulte significative per un bambino al momento della nascita? Insomma l’evidente semplificazione non può che far riflettere sull’utilizzabilità di questo tipo di scoperte che, seppur condotte con metodi scientifici, non si capisce che tipo di utilità abbiano nell’affrontare una realtà complessa come quella depressiva. 

Comunque, per chi fosse interessato, eccovi il link: http://www.corriere.it/salute/12_marzo_14/oroscopo-depressione-peccarisi_99191c06-6c54-11e1-bd93-2c78bee53b56.shtml 

L’articolo è firmato da Cesare Peccarisi.

Che ne pensate?

A presto…

Fabrizio

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rosanna anzalone
rosanna anzalone
6 anni fa

Il problema più grande della scientificità secondo me sta sempre nell’esclusiva valutazione dei fenomeni, delle cose e delle persone in termini di calcolo, di schemi, di misurazioni. Ancora oggi non si riesce di trovare una scienza che comprenda verità aldilà delle deduzioni numeriche che tanto spesso comportano limiti di comprensione, ma ciò che ritengo ancor più grave è il disconoscimento della probabilità di ritrovarsi innanzi a più verità viste da punti di vista differenti non sempre dimostrabili statisticamente e non per questo in contrapposizione. Grazie per questo spunto di riflessione così interessante come sempre.

sofia
11 anni fa

bel servizio da provare, complimenti per il blog 😉 Continuo a seguirvi, aspetto con ansia nuovi aggiornamenti!!

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