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rosanna anzalone
rosanna anzalone
6 anni fa

Uno psicoterapeuta in sicilia passerebbe un’ora in totale relax 😉 ahahah, una comunicazione non verbale affidata al totale silenzio! Scherzo un pò, ma è chiaro che nelle società più chiuse e mi riferisco non solo a quelle come la sicilia, questo lavoro imporrebbe un sistema certamente un tantino diverso proprio perchè differente il relazionarsi…la metodologia resta sistemica ma l’approccio implica una diversità tale da imporre quasi la necessità di conoscere parte di questo tipo di vissuto e di cultura così diversa o no? Scusami non so se riesco a spiegarmi bene…

fabrizioboninu
fabrizioboninu
6 anni fa

Come sempre ottima osservazione! Uno dei punti più importanti, nella dinamica relazionale, è quella dell’impossibilità di non comunicare che cito nell’articolo. Ovviamente non ci si riferisce alla comunicazione verbale, quanto a tutti quei segnali, tra i quali possiamo sicuramente annoverare il silenzio, tramite i quali passa la comunicazione stessa. Questo tipo di comunicazione, basata sui silenzi, sulla postura, sugli sguardi ecc., anche se non esplicita come la comunicazione verbale, è essa stessa relazionale, definisce la relazione e la condiziona. Spero di essere riuscito a chiarire il dubbio:)

rosanna anzalone
rosanna anzalone
6 anni fa

Articolo che mi fa sorgere una domanda: ma lì dove vige una vasta cultura del silenzio? Quello che ha relazionato popoli interi che ne hanno fatto della postura e della mimica una profonda comunicazione? come si pone a questo punto la psicoterapia sistemico/relazionale?

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